venerdì 29 ottobre 2010

Liberalizzazione hot spot: fumata nera del Governo

Nonostante le sollecitazioni sempre più pressanti, il Governo non ha ancora assunto alcuna posizione sulle nuove regole richieste da parlamentari di ambedue gli schieramenti per permettere la diffusione di servizi di navigazione pubblica senza fili. Il tempo stringe (il termine annuale delle regole dettate dal decreto Pisanu scade il prossimo 31 dicembre) ma pare che l'intenzione del Ministero degli Interni sia quella di non apportare modifiche sostanziali all'ossatura attuale disciplina: gli esperti del Governo starebbero lavorando a un compromesso che prevederebbe l'identificazione dell'utente tramite sim telefonica.
L'eterno (almeno per il nostro paese) dilemma tra sicurezza e libertà, quindi, appare ben lonatno dall'essere risolto e intanto l'Italia, con appena 4.000 punti di accesso pubblici, è tra i paesi d'europa che offrono meno hot-spot liberi ai propri cittatdini , dietro Francia, Gran Bretagna e Svezia.