Il protocollo d'intesa siglato a fine aprile tra il Comune di Rovigo e Unindustria Rovigo trova concreta attuazione in quanto da oggi è operativa a Rovigo la rete wifi cittadina (sono interessate -per ora- le aree del Centro Storico).
L'evento, ovviamente da accogliersi con soddisfazione, offre lo spunto per proseguire nelle riflessioni già svolte su questo blog e relative allo stato dell'arte della normativa italiana in tema di hot spot.
Il 2011 si era aperto sotto i migliori auspici, in quanto il decreto Milleproroghe abrogava i commi 4 e 5 del D.L. n. 144 del 2005, in tal modo -secondo i più- venendo meno l'obbligo di identificazione degli utenti dei punti di accesso.
A tale importante semplificazione, però, non è seguito l'auspicato riassetto normativo del settore, con la conseguenza che sono molti i dubbi interpretativi che ancora permangono.
Infatti, il citato decreto Milleproroghe non ha toccato, almeno formalmente, il famigerato decreto Pisanu (DM 16.08.2005), ovvero il provvedimento emanato proprio in seguito al D.L. 144 del 2005, per cui gli obblighi imposti dal medesimo decreto ministeriale non possono considerarsi venuti meno.
Infatti, il citato decreto Milleproroghe non ha toccato, almeno formalmente, il famigerato decreto Pisanu (DM 16.08.2005), ovvero il provvedimento emanato proprio in seguito al D.L. 144 del 2005, per cui gli obblighi imposti dal medesimo decreto ministeriale non possono considerarsi venuti meno.
Cercando di fare ordine tra provvedimenti normativi esplicitamente abrogati (art. 7, commi 4 e 5, D.L. 144 del 2005) e decreti ministeriali (il decreto Pisanu) ancora in vigore, si può dire che:
a) gli utenti dei servizi hotspot non devono più essere identificati a mezzo di esibizione di documento di riconoscimento;
b) le autorizzazioni burocratico/amministrative sono imposte solo a coloro che forniscono connessioni wireless come prodotto esclusivo della propria attività imprenditoriale;
b) le autorizzazioni burocratico/amministrative sono imposte solo a coloro che forniscono connessioni wireless come prodotto esclusivo della propria attività imprenditoriale;
c) per tutti i fornitori di connessione wireless permane l'obbligo di adottare le misure fisiche e tecnologiche per l'accesso ad internet, così come imposto dal decreto Pisanu.
A questo punto, proprio per eviatre improbabili gincane interpretative, sarebbe veramente opportuno che il Legislatore intervenisse per chiarire definitivamente quali siano gli obblighi normativi incombenti sui fornitori di connessione wifi.
