venerdì 28 maggio 2010

Privacy, sicurezza e sovranità internazionale

La tutela della privacy in internet è sempre più di attualità (la cronaca degli ultimi giorni ha messo in luce i casi di facebook, youtube e google).
La sfida appare essere il raggiungimento dell'equilibrio tra la tutela della spinta innovativa del web e la protezione dei dati personali degli utenti.
Simile problematica è senza dubbio amplificata da una delle principali caratteristiche del cyberspazio, ovvero l'assenza di confini tradizionalmente intesi.
Peculiarità questa che, se da un lato agevola enormenemente i rapporti tra i soggetti, tuttavia impone di riflettere sulla modalità di gestione dei dati dei medesimi.
Ad esempio, si pensi a come il cloud computing renda possibile la gestione di dati riservati in un paese (e quindi in un ordinamento) differente da quello del soggetto interessato, con la consegeunza che in tali ipotesi ( cioè, se viviamo in un paese ma i nostri dati sono conservati in un altro) ci si deve domandare quale sia la legge concretamente applicabile.
La prospettiva si sposta pertanto sulla necessità di adottare regole comuni sovranazionali.
L'Unione Europea sembra avere fatto propria l'esigenza di dotarsi di un corpus normativo in tema di privacy che sia condiviso dagli Stati membri: è di questi gorni infatti la notizia che la Commissione Europea proporrà entro il 2012 un Codiece UE per i dirtti on-line, con lo scopo di sistematizzare i diritti degli utenti in modo chiaro ed accessibile.
Insomma, pare proprio che si stiano ponendo le basi per il recepimento di norme che valorizzino a pieno la sconfinata potenzialità di internet senza dimenticare la protezione dei navigatori.